giovedì 28 agosto 2008

Un week end di passione

Se aprendo l'email ve ne trovate una che ha per oggetto "Un week end di passione" cosa vi aspettate? Io come minimo immagino una spiaggia con le palme a cui è annesso/a giovanotto/a prestante... Invece:

venerdì 22 agosto 2008

GEORGES MOUSTAKI : Le temps de vivre

Ero ancora una bambina, ma certi ascolti ti tornano in mente.

giovedì 14 agosto 2008

L'amore secondo A

Oggi una mia amica mi ha spiegato cosa intende per amore.
"Hai presente i parameci? vanno in giro nell'acqua, si sfiorano, si toccano con le cilia, non si fermano, non si filano nessuno. Poi di colpo, due si sfiorano, uno va a fondo, si ferma, l'altro fa lo stesso. Si mettono uno vicino all'altro, a contatto stretto, aprono le membrane e si scambiano metà del DNA. Poi richiudono e se ne vanno, uno da una parte, uno dall'altra, magari non si ritroveranno mai, ma ciascuno, ora, è anche metà dell'altro."
Io di biologia so veramente poco, non conosco personalmente nessun paramecio, ma questa definizione l'ho trovata bellissima.

(foto presa da qui )

venerdì 8 agosto 2008

gita in moto




Con maus si fanno gite in moto. Lui ne ha due, una molto amichevole con il/la passeggero/a, l’altra scontrosissima. La prima è una BMW, l’altra una Kawasaki. Con la seconda si arriva si e no al bar, oltre ci vuole il carro-attrezzi per tirar giù il malcapitato/a che siede dietro, sopratutto se, come me, non più ventenne. Infatti la postura richiesta prevede ginocchia ad altezza orecchie e piegamento in avanti verso il conducente a cui è necessario abbrancarsi per non cadere, con ovvie conseguenze nefaste in caso di mantenimento prolungato della condizione. Con la prima invece, puoi seguire maus ovunque pure se sei ingessato. Il passeggero/a comodamente allocato al suo posto, può felicemente godere delle gioie del paesaggio, meditare sull’esistenza e godersi il vento.
L’ultima gita fatta è stata basata sulla scusa “andiamo a trovare gli amici a Lauria”. La zona merita paesaggisticamente e gli amici che vi abitano pure. Il viaggio non è molto lungo e si può decidere se farlo tutto in autostrada oppure no. Così si parte. Io non ho un abbigliamento molto tecnico per le due ruote dato che ho uno scooter, anche se ci viaggio, la velocità è sempre limitata e vado a piccole tappe, poi sono un’incosciente e quindi non ho paraschiena-gomiti o altro né un casco integrale, però ho i vestiti da pioggia. Mi si presta un paraschiena con il quale mi sento una tartaruga ninja e un casco integrale di opportune dimensioni. Si parte. Dato che si lavora si parte all’ora di pranzo, che è ovviamente un’idea geniale dato che siamo in agosto. Temperature sahariane ci accompagnano già dal raccordo anulare, ma il morale è alto e l’andare divertente. Nuvole, bianche e leggere ci accompagnano. Tutto procede splendidamente fino a Salerno. Piano, piano il cielo si scurisce, da candide e leggere, le nuvole, si fanno nere e pesanti

Sosta vestizione precauzionale, si riparte.



L’idea si rivela ottima dato che comincia a grandinare. Impavidi si prosegue ancora un po’. Nuova sosta per massaggiare i lividi mentre il dio della pioggia decide di affogare il cilento e ci si mette davvero d’impegno. Continuando, arriviamo all’altezza di Padula dove tutto si ferma. Dal camper al passeggino, tutti in colonna. Le moto, piano, piano, svicolano, ci mettiamo quasi due ore per superare Lagonegro, tra interruzioni e cambi di viabilità a zig zag, lungo la A3. Finalmente usciamo a Lauria nord.
Lauria è un paesone di circa 13000 abitanti sparpagliato sulla costa di una montagna, molto bello e molto complicato, anche perché i nostri amici, come il resto degli abitanti del luogo, hanno delle serie difficoltà a fornire indicazioni stradali intelligibili. Vagando per il paese alla ricerca della casa degli amici, chiediamo lumi in giro e otteniamo significative indicazioni quali “vada giù di qua e quando arriva in cima giri a destra” indicando una discesa. Interrogandoci sul concetto di “giù” ed “in cima”, proseguiamo. Ad un certo punto telefoniamo, alla domanda dove siete ovviamente nessuno dei due è in grado di dare una risposta informativa (“a Lauria” non dice nulla). Viene allora chiesto a maus di descrivere quello che vede e lui descrive. “uhmm mi dispiace, non so proprio dirti dove stai… “ “echecazzo ci abiti tu a Lauria mica io”. Con un paio di altri moccoli e molta ilarità riusciamo ad arrivare. 6ore e 30 minuti circa per fare 430km.
Il paesaggio è spettacolare, la casa degli amici bellissima ed affollata di altri amici provenienti da varie parti, chi sosta andando in vacanza, chi come noi, sta facendo una breve fuga. Siamo tutti alloggiati insieme… bello no? Assolutamente sì, se si hanno i tappi per le orecchie, in caso contrario la situazione provoca veri e propri attacchi di panico nel corso della notte, ovviamente non ai russatori. Ma il morale resta alto, i tappi per le orecchie li trovo subito, la compagnia, sconclusionata e di animo leggero, non può che essere apprezzata. Così si arriva alla sera successiva, nella quale noi in moto dobbiamo raggiungere gli altri macchine-muniti, al mare dove si cena. Le indicazioni del nostro ospite sono stavolta, apparentemente, chiarissime “siamo al castello a Praia a Mare”. Pochi chilometri di superstrada tra i monti, ci portano a valle, la gita varrebbe anche solo per fare questo tratto.
Una volta raggiunta Praia a Mare, che ad agosto somiglia alla tangenziale est di Roma all’ora di punta, chiediamo del castello… a Praia a Mare non c’è un castello. Per fortuna troviamo un turista che capisce la nostra situazione e ci dice di prendere il lungo mare verso la nostra sinistra che in fondo c’è una cosa che somiglia ad un castello. Andiamo. Il lungo mare però è interrotto, da lì si dipartono 3 strade. Telefonata all’amico di Lauria. “dove siete?” ….. “descrivimi quello che vedi”….. “no, non so proprio dove siete” maus da la testa (con casco) sul serbatoio, poi colpo di genio: “passami l’amico di Milano”… così siamo arrivati al ristorante accanto alla Torre di Fiuzzi e davanti all’Isola di Dino landmark notissimo del luogo.
Il ritorno a Roma lo abbiamo fatto in 4ore e mezza circa, con il fresco e dopo un’ottima notte di sonno. Una passeggiata.