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giovedì 10 settembre 2009

Chimere internettiane


disegno preso da qui
Qualche tempo fa, in uno sgangherato scambio di email in cui, io evidentemente scrivevo in turco e l'altro in aramaico antico (dato il livello di comprensione reciproca) , mi è stata proposta un'idea a dir poco straordinaria: farlocca e gillipixel sono la stessa persona.
La mia risposta fu particolarmente incazzata a quella email, ma non per l'idea suggerita, bensì perché mi si chiedeva di provare che così non era, che io ero una femmina e non il certamente maschio gillipixel. Mi urto sempre quando mi si chiede di dar prova di qualcosa, sopratutto se lo si fa in aramaico antico con commenti da taverna del Giurassico anteriore.
Ma l'idea di me e del mio amico gilly come bicefala (chissà forse pure tricefala) chimera internettiana continuava a ronzarmi nella testa/e. Il neurone agiva, creava scenari, immagini e ragioni per giustificare e vitalizzare codesta straordinaria creatura. Ecco effettivamente delle affinità, elettive o meno, tra me e il gatto di romagna ci sono. Condividiamo il segno zodiacale (sfigato), certo lui ama tex willer e io l'uomo ragno, ma sempre giustizieri sono, sempre un po' super-qualcosa sono. Tex parla tanto, Spiderman meno, ma dice l'essenziale. Amiamo le parole, è un amore rivolto al comunicare per iscritto, al condividere il viaggiare della mente tra le parole impresse, scritte e quindi un po' più permanenti di quelle dette. Ne abbiamo rispetto e timore delle parole scritte, se scrivo una cazzata, be' è lì, resta, domani c'è ancora.
La musica poi; là ci troviamo spesso a farci compagnia, una lacrimuccia su un Beatles d'annata o su un REM particolarmente coinvolgente. Ecco be' lui si squaglia per Kundera ed io per Pessoa, ma in fondo siamo due anime in codesto corpo bicefalo, va bene così, dato che poi c'è sempre Murakami che ci unisce.... insomma ai voglia ad elencare.
Poi ho cominciato a leggere i nostri post e i reciproci commenti in quest'ottica e sono nati tre personaggi leggermente psicotici:
  1. Lo scrittore versatile: è il più sano della lista. Ama scrivere, adora l'esercizio di stile, il fluttuare tra una dissertazione dotta e una lisergica frullata delirante, tra un commento amorevole ad una foto ed un inno al piede scalzo. Lo scrittore versatile ama indossare panni variegati, ama l'inganno, l'ambiguità. Oggi si sveglia femmina e miagola, occhieggia tra le righe mostrando una tetta virtual-letteraria. Domani apre mascolinamente gli occhi e mostra il bicipite letterario, lanciandosi in un braccio di ferro all'ultimo sangue con il gatto del vicinato. Maschiamente registra la vittoria sulla razza felina in un elegante post. Poi sguscia rapido/a e scodinzola, tra citazioni zen e fumettistiche, lanciandosi in descrizioni viaggianti, vagheggiando di altre epoche in cui, viaggiatore-trice del mondo e dell'anima, passava dalle rive del Po a New York, passando per Roma. Chissà, magari viaggiando su di un cargo battente bandiera panamense.
  2. Il commentatore onanista: la chimera internettiana scrive post, li mostra in vario stile, contenuti ampi, eleganti e non, cazzeggi senza freni o quasi, gestisce più blog, con sapiente intercalare. E sopratutto adora auto-commentarsi. La chimera è totalmente schizofrenica. A volte scrive e poi s'incazza con quanto ha scritto e allora giù segoni mostruosi tra botta e risposta senza limiti. Altre volte si legge e si ama, si adora quasi. "Miodiocomesonopoetico/a" (ha sempre problemi di genere nel pensarsi) e allora se lo dice, se lo scrive con amore, con tenerezza, ironizza miagolando e facendo le fusa. Si manda anche i bacini da solo/a. Crea dialoghi con terze parti oracolari della cui esistenza non si ha certezza. Una sorta di i-ching in versione parolaia (mi perdoni il vero oracolo per l'indegno parallelo) che lo/a ispirano nel suo schizoide intercalare. Va poi a spasso per i blog altrui, commentando ora con un'identità ora con l'altra, ma sempre strizzandosi l'occhio. Si ama il commentatore, si auto-cita, tanto lo sa solo luilei con e di cosa parla.
  3. Il trans internettiano: è strettamente legato allo scrittore versatile ma sta un po' peggio. Infatti è un lui-lei che non ha i soldi per l'operazione e tutta la trafila. E' un uomo in corpo di donna e/o una donna in corpo di uomo, ma è poverissimo/a e molto bacchettone, quindi di battere per alzare i soldi per il cambio di sesso non se ne parla. Lo/a hanno portato/a da i migliori specialisti della psiche, amici amorevoli hanno fatto collette immani per farlo parlare con questa gente, ma no, nulla da fare. Luilei vuole cambiare sesso. Gli amici la colletta per l'operazione non la vogliono fare e allora hanno un'idea: viviti la tua ambigua sessualità, vivi il tuo doppio genere, crea due blog, due identità e vivi per iscritto la tua doppia vita. Da quando lo fa sta molto meglio e si vuole molto più bene, riesce anche a lavorare ed è meno povero/a, magari un giorno si farà l'operazione.
Mi piace la chimera che può oggettivamente esistere qui. Noi moltitudine possiamo, qui, avere spazio, nella rete siamo a nostro agio, esistiamo finalmente senza costrizioni. Lasciamo ad altri il compito di viverci e indovinarci per ciò che siamo o ciò che potremmo essere. Vero gilly?