sabato 20 febbraio 2010

Epoche e assenze



Come avranno notato i miei 4 lettori, la Farlocca ha decisamente da fare da qualche tempo. La stanchezza serale toglie spazio all'ispirazione scribacchina. E' questa un'epoca di grandi trasformazioni, sia dentro l'anima che intorno. Il reale ha preso il sopravvento sul virtuale, è forse meno poetico, è faticoso, ma ha una sua bellezza. Quell'incanto dato dal sapere che è un tempo questo in cui i sogni possono essere concretizzati. O almeno una loro ragionevole approssimazione.

Si desapareció
en mi aparecerá
creyeron que murió
pero renacerá
Llovió, paró, llovió
y un chico adivinó
oímos una voz, y desde un tango
rumor de pañuelo blanco
No eran buenas esas épocas
malos eran esos aires
fue hace veinticinco años
y vos existías,
No eran buenas esas épocas
malos eran esos aires
fue hace veinticinco años
y vos existías, sin existir todavía
Si desapareció
en mi aparecerá
creyeron que murió y aquí se nace,
aquí la vida renace
No eran buenas esas épocas
malos eran esos aires
fue hace veintinco años
y vos existías
No eran buenas esas épocas
malos eran esos aires
fue hace veinticinco años

y vos existías, sin existir todavía

(Gotan Project - Epoca)

lunedì 8 febbraio 2010

La Farlocca va in Germania

La Farlocca, tra i vari fratelli-sorelle che ha, ne ha uno scienziato, giovane e quindi, come ovvio, in fuga dall'Italia. Dato che il senso della famiglia è assai sviluppato nella famiglia farlocchissima, ella si è recata a trovare il citato fratello. Parte vagamente preoccupata di trovarlo in stato di abbandono, di malinconica vita da uomo solo, magari in una casa iper-accroccata in un quartiere di serie C... Precisiamo che Farlocca non sa una parola di tedesco, con il nordico paese non ha mai avuto molto a che spartire ed è anche parecchio scettica riguardo alla bellezza del luogo e/o alla possibilità di vivere bene in esso. Parte, dunque, sale sul primo aereo, cambia, si inoltra nel nord del paese, sorvola luoghi gelidi, giunge in mezzo alla neve e al gelo. E trova un sorridentissimo giovane scienziato che se la vive piuttosto bene. La casa è molto molto carina, ben arredata anche se ancora incompleta, il ragazzo si nutre decentemente, frequenta alcune persone e sta imparando il tedesco. Farlocca è ovviamente contenta. Nel tragitto stazione-casa comincia a guardarsi intorno, si fa spiegare il senso di quelle parole lunghe 20 cm che vede scritte qua e là, bestemmia un po' perché neanche alla stazione o all'aeroporto ci sono molte indicazioni bilingue, ma dato che se la cava comunque è contenta.
Poi comincia a scoprire che in quella città sperduta e senza particolari attrattive, si usa il teleriscaldamento. Una centrale di calore che serve un intero quartiere, annusa l'aria e si rende conto che è pulita. La gente usa i mezzi pubblici dato che può farci affidamento. La gente è sorridente anche se fa -5 gradi celsius. Certo loro sono abituati, ma -5 è freddo fottuto pure per loro. Si fa raccontare e capisce che la natura intorno è molto bella, certo al momento c'è il pack sui marciapiedi e lei invoca i rampini da ghiaccio, ma con un po' d'attenzione cade, molto elegantemente, una sola volta.
Poi c'è l'università, è bella porca miseria, ma proprio bella. Non è lussuosa come certe università americane da lei frequentate, ma di domenica se si va lì in un dipartimento, il server centrale funziona, è tutto pulito, spartano e funzionante. Non c'è nemmeno bisogno delle guardie armate che infestano tanti campus universitari in giro per il mondo. Per tornare a casa si passa per un parco, a parte il pack su cui dover camminare, a Farlocca viene una botta di panico: "ma è notte!! che sei matto a passare per il parco!!!" "Tranquilla, soré, qui un parco è solo un parco, non un girone infernale.... a parte che co' 'sto freddo si congelano pure i tossici..." camminando come sulle uova in effetti attraversano il parco, che è solo un parco, con cani a spasso, gente che cammina (pattina?) e va serena per i fatti suoi. Fanno vita normale, passeggiano nel gelo, Farlocca e fratello, chiacchierano, Farlocca impara anche qualche parola, lui le spiega la struttura della frase in tedesco: complemento oggetto alla fine etc. Farlocca capisce perché i tedeschi sono educati e lasciano parlare, se l'interlocutore non finisce la frase non capirai mai di cosa sta parlando. La gente è socievole e gentile, non sono come i bavaresi unica precedente esperienza (pessima) tedesca. Se parlano inglese fanno conversazione volentieri, altrimenti danno indicazioni anche a gesti e sghignazzando (cfr. richiesta di informazioni all'aeroporto).

Dopo qualche giorno Farlocca torna a casa, nel sud dell'Europa, si dice che il clima è migliore, che a Roma non fanno -10 Celsius come lì da dove sta partendo, ne fanno +10 di Celsius.... pensa pensa ma questo è proprio l'unico vantaggio che le viene in mente.