giovedì 1 luglio 2010

Quando l'Italia ti sembra la Svezia


Daje e daje ho dovuto aspettare di essere a Roma per avere una buona connessione e il tempo e la testa per raccontare qualcosa. Non la farò lunga, prometto, anche perché è un'ora indecente della notte ed è giusto il jet lag che mi tiene qui davanti al computer.
Orbene, sono andata in Venezuela, mi ci hanno invitato per lavoro e poi mi son regalata, insieme al mio amico e collega, detto il Conte, ben due giorni e mezzo di vacanza. Questo in breve il riassunto della vicenda. Veniamo ora ad un minimo di elaborazione della medesima.
Il Venezuela è un paese di merda. Vediamo da dove viene codesta affermazione. Premesso che di paesi del terzo mondo ne ho visti diversi, un posto come quello in cui sono stata non lo avevo mai visto. Passino le attese baracche, marchio noto del sottomondo, passi l'inquinamento (se non hai da mangiare te ne frega un tubo dell'ambiente), passi il vivere blindati perché-avete-delle-facce-da-turisti, passi pure il casino e l'inefficienza, ma proprio proprio la propaganda pro-Chavez in ogni dove, ecco quella io non la sono riuscita a digerire.
Come si fa a dire alla gente che tutto va bene e che è in atto la gran revolucion venezolana quando c'hai 20000 e rotti omicidi l'anno su 24milioni di abitanti? Cosa cazzo chiami revolucion? le ville dei tuoi accanto alle baracche dei più? i rapimenti quotidiani e di poche ore dei figli della media borghesia a cui chiedono un paio di mille dollari per rimettergleli sotto casa (se va bene)? i comprensori degli appena-benestanti circondati di filo spinato e guardie armate? le scuole inesistenti e le università alla fame?
La gente che ho avuto il privilegio di incontrare è splendida, un po' meno diversi italiani che vivono e prosperano in loco, tirando coca e fregature a tutti meno i parenti stretti. Ho visto il paradiso terrestre, con accanto un cementificio, flora e fauna spettacolari, persone che si ammazzano di fatica con enorme dignità, per ottenere pochissimo, ma senza smettere di sperare. Ho conosciuto un uomo, giovane, intelligente, non particolarmente istruito, vende macchine usate e nuove, mi ha dato la miglior lettura di ciò che vedevo: "vede signora, la rivoluzione socialista, quella l'ha fatta Castro, dopo due giorni ha mandato tutti a scuola. Quella è la rivoluzione. Qui ti danno la borsa di studio, poi nessuno controlla se a scuola ci vai e non controlla nemmeno se c'è la scuola".
All'aeroporto, tappezzato di mega schermi al plasma (tutti gli aeroporti sono così anche quelli piccoli) che trasmettevano Chavez inframmezzato dai vari Mario Merola locali, (el orgullo nacional!!!) continuavo a chiedermi quanto noi, qui, ci avremmo messo a diventare così. Intanto però non vedevo l'ora di tornare, perchè anche l'Italia, vista da lì, sembra la Svezia.

10 commenti:

Gillipixel ha detto...

Che triste leggere di realtà simili, Farly :-(
Speriamo di non ridurci mai così, anche se uno ad aver timori non si sbaglia mica di tanto...lo spessore della nostra storia, lo scetticismo innato ed il senso dell'ironia italici, forse ci salveranno sempre...
Almeno si spera :-)
Bentornata nella nostra Svezia un po' sballata :-)
Ledlilin, dice a fagiolo blogspot: sembra proprio una ridente cittadina scandinava, in cui tutti pagano le tasse, lavorano contenti e fanno l'amore 3 volte al giorno :-)

Federica ha detto...

Amarissima questa realtà, grazie per avercene mostrato un pezzettino!

farlocca farlocchissima ha detto...

@gilly: sì caro infatti la gente non si spiega perché io sia tornata dal mitico carribe più sderenata che alla partenza :-) ecco io del fantomatico spirito italico mi fido poco, pure loro mica sono scemi eppure...

@federica: che dici, facciamogli gli auguri a questi esseri umani che alla fine sono molto molto simili a noi, al nostro modo di pensare e di essere e sentire :-)

Palmiro Pangloss ha detto...

Per favore informa il tuo amico venezuelano che quando sono stato a Cuba 4 anni fa, come soggetto di poster propagandistici, Chavez era superato solo da Castro e dai 5 operativi cubani che si sono fatti beccare dall'FBI mentre si infiltravano nella comunita' cubano-statunitense.

farlocca farlocchissima ha detto...

caro palmiro, il mio conoscente non diceva che da castro è rose e fiori, ma che l'essenza di una rivoluzione socialista è mandare la gente a scuola, ciò semplicemente a sottolineare come chavez sia più di merda di castro. la propaganda dava fastidio a me, lui penso che ci fosse talmente abituato da non farci più nemmeno caso. a me penso darebbe fastidio anche quella di castro, ma a cuba non ci sono stata e quindi non lo so per certo.

Palmiro Pangloss ha detto...

Il mio intervento non voleva significare nulla, salvo che la propaganda chavista rompe le palle anche all'estero :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

@Palmiro: assolutamente, mi sa che io sono pure un po' rinco dato che non dormo e capisco lucciole per lanterne e fischi per fiaschi:-)

Lorenzo ha detto...

Ora non mi odiare, ma da altri paesi del mondo, l'Italia, sembra proprio la Venezuela che descrivi tu (dove peraltro sono stato nel '91).

In Italia un tizio bassino che da cantante da crociera e venditore di aspirapolvere diventa improvvisamente un ricco palazzinaro, poi un magnate della TV e poi ancora presidente del consiglio... non ci ha mai detto dove ha preso i soldi e soprattutto dove li ha nascosti. Si sottrae ai processi mentre i suoi amici faccendieri e avvocati sono stati condannati... Crea le leggi ad personam, come un "dittatoriello" di uno stato africano. Fa il dettato ai dirigenti Rai, spara a zero sulla magistratura e sui giornalisti... E potrei continuare per altri due chilometri, lo sai. Nel frattempo abbiamo una scuola che fa schifo, un'università marcia di baroni e che non fa ricerca da decenni ormai. La sanità è una barzelletta. La protezione civile pure. Idem per pensioni e stipendi, al di sotto degli standard europei. L'evasione fiscale è da paese del terzo mondo, dove si sopravvive solo con la disobbedienza civile (non pagando le tasse). Ed esattamente come in Venezuela, la TV dice che tutto va bene, lo scarafaggio stercorario ha nidificato, la canicola rende Roma più suggestiva...

farlocca farlocchissima ha detto...

@lorenzo: l'italia sembra il venezuela da certi posti, ma non sta a quel livello.
1) la ricerca in italia nonostante tutto spravvive in termini di eccelenza (cfr. il dipartimento di fisica della sapienza, il dipartimento di matematica di tor vergata, il centro sulle malattie ematiche di mandelli al policlinico di roma, per citare solo alcune realtà di cui so con certezza e per conferma internazionale)
2) la sanità italiana è ancora dieci volte meglio di quella pubblica statunitense, te lo garantisco, sarei morta da un po' se fossi stata male negli USA invece che qui
3) il problema non è il nano canterino ma il paese e la cultura che lo hanno prodotto.

LorenZo ha detto...

Si vero, la sanità in USA praticamente esiste solo per i ricchi. Vediamo cosa riesce a fare Obama. Però se paragoni la ricerca italiana a quella americana ci rimettiamo la faccia con i nostri 4 "punti vendita". Certo il problema è la cultura del nostro paese... che infatti si esprime eleggendo un uomo a sua immagine e somiglianza. Il quale facendo i suoi interessi peggiora le cose. E cmq la sanità italiana è a pezzi. Fai un giro in alcuni ospedali con i muri "marroni" per la sporcizia. Le attese di 6 mesi per una mammografia. Recentemente ho fatto una risonanza in Italia con una macchina del '2, con 0.2 Tesla, quando lo standard oggi è >= 1.5 Tesla. Praticamente non si distingueva la cartilagine dal tessuto osseo. L'ortopedico mi ha detto: "Ma dove ha fatto questa RM? In India? :-) L'ho dovuta rifare privatamente. Praticamente come negli USA, se puoi pagare... ti tieni la RM con 0.2 Tesla. Almeno in USA non pago la tassa della salute!