mercoledì 1 luglio 2009

Visioni americane 4: compleanno


Il giorno del mio compleanno è sempre un momento critico. E' un momento nel quale ripercorro luoghi e situazioni, non solo dell'anno trascorso ma spesso delle vita intera. Saluto i miei morti e abbraccio il passato. Celebro ciò che è andato e non tornerà più, saluto gli anni trascorsi e che cominciano ad essere un numero non trascurabile. Accolgo a mio modo la paura di ciò che sarà e cerco di dire addio a ciò che vorrei ma non può essere. Solo dopo questo rituale posso festeggiare.

Telefonate, messaggi, email, un'onda di calore che arriva dall'altra parte dell'oceano. Quasi tutti, quasi, quelli che amo mi hanno pensato e comunicato la cosa. Qualcuno non lo ha fatto, però mi piace immaginare che, magari, gli sono venuta in mente, come per caso. Magari si sono chiesti "ma come mai proprio oggi l'ho pensata 'sta matta?" E poi il pensiero è scivolato via con le cose da fare. Intanto io scivolo via per le strade della east coast, seduta sul sedile posteriore; scribacchio sul palmare. Appunto attimi, vado in giro con gli occhi e con la mente chiedendomi dove mi stia dirigendo. Senza ascoltare la risposta, proseguo. Andiamo, qualche intoppo di traffico ci blocca temporaneamente. Stiamo girando intorno alla Chesapeake Bay. Dopo il tunnel e il ponte Chesapeake, ci immergiamo in una zona di campagna. Quiete, poco traffico. I nomi delle cittadine suonano alieni: Accomac, Onancock, Chincoteague, ma sono solo i nomi originali di questi luoghi, prima dell'arrivo degli europei.
La sera evolve in una superba cena con granchi e ostriche, vino (rosso) in quantità. Poi si va verso Cristfield, Maryland. Finisco in macchina con un'amica dei miei amici. Ecco loro hanno, a volte, amici un po' particolari. La signora in questione è greca, vive qui da tempo, ha girato tutto il mondo, visto ogni cosa e, sopratutto, non sta mai, e dico mai, zitta. Per l'occasione mi tiene una conferenza dettagliatissima sulla fine del mondo nel 2012 e sull'avvento delle due lune il prossimo 22 agosto e conseguenti disgrazie. Quindi ora visualizzate bene la Farlocca, un po' sbronza, anzi parecchio sbronza. Cercate di immaginare lo sforzo disumano che fa per annuire compitamente, infilare qualche osservazione educata in un inglese intelligibile e non seguire il suo istinto, ovvero buttarsi al suolo e ridere scompostamente facendo battute pesanti. Ebbene sì la Farlocca resta una signora, sopratutto il giorno del suo compleanno e anche se sbronza.

Ah dimenticavo, il ristoratore ci ha anche regalato la torta... peccato non poterla mangiare!

10 commenti:

Gillipixel ha detto...

Buon compleanno, Farlyyyy!!! :-)
Fortissima la descrizione del tuo "dialogo" con la signora greca :-D

farlocca farlocchissima ha detto...

:-) grazie gilly :-)

Palmiro Pangloss ha detto...

Auguri!

Luca Tassinari ha detto...

"Il giorno del mio compleanno (...) saluto i miei morti e abbraccio il passato".

Faccio la stessa cosa: mio padre è morto il giorno del mio ventottesimo compleanno. Ma bando alle tristezze e auguri! (quella torta sembra proprio immangiabile :-))

Maffy ha detto...

Auguri dal vecchio continente....
avrei voluto essere una mosca e ascoltare il famoso "dialogo"!

farlocca farlocchissima ha detto...

intanto grazie a tutti per gli auguri :-) la farlocca or ora rientrata è commossa!

@luca: sono un po' infami i nostri morti che rigurgitano proprio ai compleanni, io poi avevo una mamma molto simpatica e gli amici miei ci tenevano fosse presente alle feste di compleanno, da quando non c'è più fare feste mi va un po' di traverso...
@maffy: saresti stata una mosca a pancia all'aria per le risate...

farlocca farlocchissima ha detto...

dimenticavo la torta doveva essere fantastica ma io sono intollerante al lattosio e la cheese cake (tra le altre) mi uccide :-(

Luca Tassinari ha detto...

Dicevo immangiabile nel senso che a mangiarla si rischia lo shock iperglicemico :-)

Anonimo ha detto...

quando "devo" stare a sentire qualcuno annuendo, penso alla nostra amica che si addormenta in mezzo ai suoi ospiti e quando questi, un po' imbarazzati, abbassano il tono della voce, lei farfuglia: "no, no, continuate a parlare che mi piace sentire le vostre voci".
alla faccia!
a.

farlocca farlocchissima ha detto...

noi siamo meno resistenti della nostra amica ... e sopratutto non abbiamo più pazienza.. no?!