La qui presente Farlocca si è passata una bella settimana a Bologna a lavorare come una bestia. Oddio non sempre sempre, un giorno a spasso con ipazia se lo è regalato, ma per riuscirci ci siamo ben arrampicate sugli specchi. A Bologna ci sono andata a giocarmi la carriera e ho vinto. Be' non è che proprio sia stata una roulette o una mano di carte, erano mesi che mi facevo un mazzo così per arrivare a luglio con le carte giuste in mano. Il premio è arrivato, niente soldi (mai sia! qui si lavora sempre per la gloria), ma riconoscimenti e complimenti quelli sì in abbondanza. Sono momenti questi in cui ti si chiede di fare un passaggio, in cui la vita ti dice "adesso basta cazzeggiare, sei grande e ti devi comportare di conseguenza... ogni tanto almeno". La prima reazione è il panico. Una vocina nella testa continua a lagnarsi "no, no, io sono piccola e scema... lasciatemi stare... no no voglio il ciuccio" e di solito ti accendi una sigaretta che è l'equivalente del ciuccio per molti adulti. Però qualcosa ti dice che la vocina va azzittita. Guardi il calendario, conti le primavere (o le estati se preferite) e un'altra vocina emerge "Cazzo! altro che piccola! scema forse... ma qui se non ti dai una mossa arrivi alla tomba che ancora hai le tre rotelle alla bici". Accendi un'altra sigaretta che ti passa un po' l'ansia. Così, tra un colpo di tosse da vecchia ciccosa e l'altro, ti metti al lavoro. Il punto è che se stai in santa pace ci metti anche poco a fare quel che ti si chiede, ma la vita matrigna non ti lascia tranquilla, infierisce e ti circonda di casini assortiti mentre tu cerchi di concentrarti (va be' lo so, un po' me li cerco da sola, ma questa è la mia natura). Passi allora mesi a usare tre neuroni a pieno regime su quel che devi fare e tutto il resto del cervello ad arginare la zia, i guai sul luogo di lavoro, i sentimenti in subbuglio e quant'altro. Ma quei tre neuroni sono presi full-time e fanno un bel lavoro. Neanche in vacanza smettono.
Insomma arrivi al momento in cui ti devi esporre, te e quel che fai. La cosa va. Per la prima volta in vita tua ti viene riconosciuta la validità del tuo lavoro e senza riserve. Cominci a camminare ad un metro da terra. Sei stanchissima, l'adrenalina che ti ha tenuto in piedi si esaurisce, ma tu hai un sorriso come quando eri piccola e mamma tornava da un viaggio abbracciandoti e dandoti un regalo. Felicità quasi assoluta. Poi alcuni pastrocchi della tua vita, in contemporanea, cominciano a mettersi a posto. E allora hai così tanta contentezza dentro che ti avanza quasi. Vorresti inscatolarla, metterla in un bel barattolo per tenerla da conto. Lo sai che prima o poi passa, che i tempi di magra sono sempre lì dietro l'angolo, allora farebbe comodo averne un po' di riserva da usare alla bisogna. C'è chi dice che si può fare, che la contentezza è polverosa e bianca, ma sono colombiani e io non mi fido.
Insomma arrivi al momento in cui ti devi esporre, te e quel che fai. La cosa va. Per la prima volta in vita tua ti viene riconosciuta la validità del tuo lavoro e senza riserve. Cominci a camminare ad un metro da terra. Sei stanchissima, l'adrenalina che ti ha tenuto in piedi si esaurisce, ma tu hai un sorriso come quando eri piccola e mamma tornava da un viaggio abbracciandoti e dandoti un regalo. Felicità quasi assoluta. Poi alcuni pastrocchi della tua vita, in contemporanea, cominciano a mettersi a posto. E allora hai così tanta contentezza dentro che ti avanza quasi. Vorresti inscatolarla, metterla in un bel barattolo per tenerla da conto. Lo sai che prima o poi passa, che i tempi di magra sono sempre lì dietro l'angolo, allora farebbe comodo averne un po' di riserva da usare alla bisogna. C'è chi dice che si può fare, che la contentezza è polverosa e bianca, ma sono colombiani e io non mi fido.
7 commenti:
Contentissima per te!
Quando ogni tanto le cose vanno bene c'è solo che da gioire!
e poi quando si è contenti si è in grado di regalare contentezza a destra e a manca... tutti ci guadagnano :-)
io...ecco, nel mio insignifcante piccolo, sono fiero di te, Farly :-)
leggere questo scrittino è stato bellissimo :-) mi ha riacceso dentro tutte le gioie intonse di bambino e mi ha dato un senso di bellezza molto profondo...
non so più cosa dire, ma niente, così...è molto bello :-)
ma come gilly... e io che speravo fosse una esortazione ed apprezzare la gioia del divenire adulti :D :D :D
ahahahaha... :-D
macchè adulto!!! non ce lo divengo neanche se mi ammazzano :-DDD
onalm, secondo blospot, fratello più nobile di Onan, che invece di spargere il seme spargeva l'anima :-D
da cui i famosi onalmisti :-)
Congratulations Farlocca :-) davvero e di cuore
Io, a una certa stabilita' e soprattutto non solo economica, ci sono arrivato a circa 45 anni. Ora ne ho 47, ma sono ancora un giovanottino brillante con tanta voglia di rompere le balle.
Gabba Gabba Hey
Yossarian, la mia stabilità è solo apparente, magari ho un posto fisso, magari anche lo stipendio, ma sono bravissima a crearmi eterna instabilità ... me dovessi annojà :-D
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