Nelle separazioni vige una regola cautelativa e aurea che andrebbe sempre seguita al fine di farsi il meno male possibile (reciprocamente): liberarsi rapidissimamente di proprietà comuni, oggetti dell'altro in nostro possesso e scuse varie per ri-incontattarsi. E' una regola d'oro, serve a sopravvivere con il minor numero possibile di ossa rotta, ma nessuno o quasi riesce a rispettarla. Personalmente ho fatto parte della categoria più diffusa di "oggetti/scuse" per non separarsi del tutto, sono infatti figlia di divorziati. Divorziati che hanno continuato a parlarsi, confidarsi, aiutarsi fino all'ultimo giorno della vita di uno dei due, quindi per più di trent'anni dopo la loro separazione. Ora questo può essere bene, ma può anche non esserlo, dipende dalla misura con cui si fanno le cose, come sempre. I miei erano legatissimi, il che ha creato ad entrambi non pochi problemi (sopratutto a mio padre che è comunque legatissimo anche alla seconda moglie... separato anche da lei... mi sa che ha delle difficoltà a separarsi in generale lui), erano anche legati da un discreto numero di figli e quando ne sono arrivati altri tutti hanno accolto tutti. Molto bello, sopratutto perché ci ho guadagnato un fratello meraviglioso. Ma le cose non vanno sempre così bene. Molti buttano sul negativo il desiderio di non mollarsi del tutto e partono con separazioni giudiziali che vanno avanti per 10 anni, scannandosi selvaggiamente sul servizio di cucchiaini di silver della nonna peppa e la pendola dello zio gustavo, oggetti che durante la convivenza non avevano gettato a fiume solo perché doni di nozze che andavano mostrati in caso di visita. Esistono poi le vie di mezzo, le normali follie non particolarmente eclatanti, come continuare a frequentare la stessa palestra, lo stesso gruppo di meditazione zen o affrontare a puntate brevissime lo svuotamento della soffitta/cantina in cui sono conservati oggetti di entrambi. Così magari lo/la incontro per caso, lo/la chiamo per quei calzini norvegesi che gli-piacciono-tanto-e-ce-li-ho-io.... Da questo perverso meccanismo non è esente né l'abbandonato né l'abbandonatore, a meno di rare eccezioni. Certo se vi siete separati/e da uno/a che alla fine odiavate con tutte le vostre forze una cosa del genere non la fate, se trovate i calzini norvegesi gli date fuoco e basta.
Perché accade tutto questo? be' se fossimo capaci di lasciar andare davvero le cose della vita nel fiume del vissuto e fossimo capaci di accettare il continuo mutamento dell'esistenza, osho sarebbe morto povero e il papa vivrebbe a Tor Bella Monaca e non a San Pietro.
Nel nostro piccolo, nella nostra non belligerante separazione, io e il mio ex non siamo esenti dal fenomeno. Sopratutto lui manda piccole cose, link a prodotti della sua creatività o inviti ad eventi che lo riguardano, tutti da me rispediti indietro con qualche commento sarcastico o acidità. Dopotutto sono io quella rigida che non accetta di escludere solo il rapporto di coppia dal nostro rapporto... Comunque al ritorno dagli stati uniti trovo pacchettino con piccolo dono (molto significativo) e bigliettino di auguri per il compleanno. L'effetto è devastante (ovviamente), mi riporta indietro di mesi, lacrime e disperazione. Però ringrazio compitamente per email... segue email che ringrazia del ringraziamento e qui si rischia il loop. Allora rifletto, cosa è rimasto di tenue scusa per sentirsi? La cantina! oddio sono mesi che devo affrontare la mia cantina, quella di una casetta di mia proprietà dove vive un amico e dobbiamo metterla a posto... lì certamente c'è roba sua. Parto all'attacco e trovo ovviamente l'equivalente dei calzini norvegesi. Quindi impacchetto tutto chiamo un'amica (più mia che sua) che senza problemi fa da tramite, consegno tutto e mando email. Ne parlo con il mio amico del club dei cuori infranti, che è riuscito a liberarsi di tutte le scuse con una velocità impressionante. "echecazzo mi sembrate pollicino con le briciole di pane per ritrovarvi!" Ehm è vero ma speriamo le prossime se le siano già mangiate i merli.
1 commento:
a suo tempo, su questo argomento, scrissi questo http://equilibriodinamico.blogspot.com/2008/02/lezioni-di-vita.html
quando vuoi portami tutte le briciole che riesci a raccogliere: so fare delle polpette meravigliose.
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