sabato 19 luglio 2008

Club





Il mio amico del club dei cuori infranti ha stracciato la tessera del club: è guarito. Mentre mi congratulo ci auguriamo una mia pronta guarigione, ci stiamo cominciando ad annoiare della mia periodica melancolia.

Il club da lui abbandonato non è però l'unico club di cui siamo membri attivi. Da quando abbiamo entrambi cambiato casa abitiamo vicini, 5 minuti di motorino, 15 a piedi. Si è così ripristinato un sano, direi, comportamento adolescenziale: suona il citofono "che fai scendi?" Insomma siamo tornati al muretto. Il muretto è per forza di cose demograficamente molto più variegato. Ora ci sono figli e figlie, nipoti e parenti, amici e amiche di ogni età. Non si va più lì a cercare un'identità ma a godersi la propria.
Dunque lunga vita al muretto ed hai suoi adepti!

1 commento:

Anonimo ha detto...

La mia adolescenza non ha conosciuto muretti ma colonne....si..erano le colonne che reggevano i palazzi del mio quartiere.....mio.....dove vivevo...un quartiere....molto consigliabile...e dunque, passavamo i pomeriggi, le serate, appoggiati a queste colonne, nell'intento di reggere fisicamente il palazzo stesso, sfiduciati in chi aveva progettato e costruito, ci ponevamo a salvaguardia delle nostre abitazioni.....e speravamo, davvero! con intensità chè davvero una di quelle colonne cedesse e noi li,pronti! a reggere!!!! V