Comincia così, in modo non del tutto chiaro, succede qualcosa, poi un'altra, poi ancora qualcos'altro. E' partito uno tsunami. Magari pensavi solo di dover rifare il bagno di casa, o, cosa più complessa, di dover traslocare. Ti dici be' va be' in effetti è mica roba dell'altro mondo. Ci dai giù di luoghi comuni per un po' (in fondo non tutti i mali vengono per nuocere, era ora di cambiare aria...) ti rassicuri come puoi. Ti metti in tenuta da battaglia e parti. Fai il da farsi, chiami l'idraulico, ti fai un tot di preventivi, oppure cominci ad inscatolare mentre ti fai a tappeto tutti gli annunci di affittasi che ci sono tra web e giornali locali. Organizzi, fai. Arriva il gran giorno, si fanno i lavori oppure effettivamente cambi casa, cambi aria, cambi negozi e cominci a cambiare anche il guardaroba che nel frattempo ne hai buttato metà. Tiè, cambi pure taglia di vestiti! Cambi ruolo sul lavoro, cambi anche un po' le frequentazioni, ti metti a fare cose mai fatte, che so, ti apri un blog. Continui presa nel vortice, vai con l'onda. Sperimenti di qui di lì, di sopra e di sotto. Intanto scavi nell'anima alla disperata ricerca di un appiglio, di qualcosa che sia rimasto uguale in modo da sedertici sopra e rifiatare. Niente, lo tsunami ti trascina. Bestemmi, perché, porco-qui, porco-lì, l'hai innescato tu tutto questo casino! Vai a ritroso e analizzi i perché e i per-come, magari da un tubo rotto in bagno, hai rimesso in discussione tutta la tua vita. Non ti è chiaro se sei in un film di Almodovar, di Bergman o semplicemente nella settimana enigmistica, con davanti il cruciverba più fottutamente cervellotico che tu abbia mai visto. Eppure hai sempre odiato i cruciverba... quindi che cacchio stai facendo?
Tutto va troppo in fretta, scappa di qua e di là, nulla rimane lo stesso per più di un paio di mesi. Non ci sono approdi, ti sembra di fare rafting ma l'istruttore dov'è? Ti accorgi che si è buttato tempo fa, ora sta a riva e ti saluta con la manina, leggi il labiale nel rumore dell'acqua che scorre "Vai vai, mo so cazzi tuoi!" (è romano anche l'istruttore). E va bene s'è dato pure lui. Allora prendi il timone, ti dai da fare, schivi, aggiusti il peso, scansi... finalmente atterri. Sei fradicia, ti siedi, dici adesso non mi muovo e mi riposo un po'. Ti stendi sulla sabbia della riva, o erba o quel che capita, apri le braccia e fai il morto. Suona il cellulare, ma come ancora funziona? Sì funziona. Ora non rispondo pensi, poi guardi, è la zia. E riparte l'onda. Ti alzi, corri emergenza emergenza, lo sai che è probabilmente solo un ennesimo attacco di panico, ma chefailamolli? Sia mai! Riprendi a correre. In corsa risolvi, nel frattempo hanno chiamato altre tre persone, una ha un problema, una è contenta, un'altra chiama ma non si capisce perché. Il punto interrogativo che hai nella testa cresce, cresce e lo senti così grande che sicuramente lo vedono tutti anche da fuori. Ecco ora hai sicuramente un punto interrogativo per cappello, ce l'hai anche negli occhi, qualcuno pensa sia miopia, ma tu è da vicino che non ci vedi, qualcun'altro pensa siano pensieri profondi, ma il tuo unico neurone ha smesso di funzionare molto tempo prima, un altro pensa che sia amore e allora scappa, un altro pensa che sia amore e si avvicina. Tu intanto non hai capito niente, non sai che sta succedendo, stai solo cercando di raccogliere le tue spoglie e rimetterle insieme. Timidamente chiedi "Qualcuno può spegnere il frullatore per favore?" ... ma nessuno risponde.
Tutto va troppo in fretta, scappa di qua e di là, nulla rimane lo stesso per più di un paio di mesi. Non ci sono approdi, ti sembra di fare rafting ma l'istruttore dov'è? Ti accorgi che si è buttato tempo fa, ora sta a riva e ti saluta con la manina, leggi il labiale nel rumore dell'acqua che scorre "Vai vai, mo so cazzi tuoi!" (è romano anche l'istruttore). E va bene s'è dato pure lui. Allora prendi il timone, ti dai da fare, schivi, aggiusti il peso, scansi... finalmente atterri. Sei fradicia, ti siedi, dici adesso non mi muovo e mi riposo un po'. Ti stendi sulla sabbia della riva, o erba o quel che capita, apri le braccia e fai il morto. Suona il cellulare, ma come ancora funziona? Sì funziona. Ora non rispondo pensi, poi guardi, è la zia. E riparte l'onda. Ti alzi, corri emergenza emergenza, lo sai che è probabilmente solo un ennesimo attacco di panico, ma chefailamolli? Sia mai! Riprendi a correre. In corsa risolvi, nel frattempo hanno chiamato altre tre persone, una ha un problema, una è contenta, un'altra chiama ma non si capisce perché. Il punto interrogativo che hai nella testa cresce, cresce e lo senti così grande che sicuramente lo vedono tutti anche da fuori. Ecco ora hai sicuramente un punto interrogativo per cappello, ce l'hai anche negli occhi, qualcuno pensa sia miopia, ma tu è da vicino che non ci vedi, qualcun'altro pensa siano pensieri profondi, ma il tuo unico neurone ha smesso di funzionare molto tempo prima, un altro pensa che sia amore e allora scappa, un altro pensa che sia amore e si avvicina. Tu intanto non hai capito niente, non sai che sta succedendo, stai solo cercando di raccogliere le tue spoglie e rimetterle insieme. Timidamente chiedi "Qualcuno può spegnere il frullatore per favore?" ... ma nessuno risponde.
15 commenti:
ehehhehehe...bellissimo, Farly :-)
...in questo scrittino c'è l'essenza di tutta la contagiosa vitalità farlocchesca che ho imparato ad apprezzare leggendoti...il consiglio è sempre valido, però: quando vedi che lo tsunami eccede i limiti, è meglio gattizzarsi distendendo al sole anima e corpo, e lasciare che passi la buriana...se appena si può
:-)
milici: componenti della milizia felina anti-tsunami :-)
eh see, diglielo allo tsunami di passare oltre! mica mi sta a sentire e poi tra una cosa e l'altra è dal 2005 che mi sembra di stare sui pattini :-)
l'armata dei milici la trovo particolarmente interessante, potrebbe essere parte di un film di sam raimi come di uno di disney :-))
ehehehe...lo so, Farly, allo tsunami non si comanda :-) però l'auto-micizzazione non deve per forza essere assoluta...credo funzioni anche nelle pieghe della quotidianità, nei ritagli della vita :-)
Prendersi anche solo pochi attimi giornalieri di micezza è sempre un gentile e pregiato lenitivo per l'anima :-)
Il frullatore è uno di quegli oggetti che mi ipnotizza. lo trovo spettacolare nella sua azione dinamica...si in effetti è una jolie metafora della vita. Mischi mischi mischi ma ci sono elementi che proprio non riescono a mischiarsi e pensa che bello, questo ci evita di confrontarci troppo a lungo con demoni insopportabili.
Per un po nel frullatore li abbiamo accolti, abbiamo fatto anche un giro per vedere se si amalgamavano ma, inesorabilmente si separano,si sedimentano. Allora ti dici, poco male accogliendoli abbiamo fatto la nostra parte.Il problema semmai è quando nel frullatore ci finiscono cose non esattamente per caso, del tipo facciamo una prova...e giù patate e lenticchie crude...il risultato non è del tutto inaspettato. Ma sono grandi le sorprese che si hanno quando ci affidiamo all'imprevisto. Allora frulliamo ma si!
Frullare fa bene! Si rimettono le cose in circolo... il rumore in genere è un po assordante ma pare ci siano frullatori silenziosi...
;-)
@gilly: ci provo tutti i giorni a guadagnarmi quella mezzoretta da gatto, ma poi si riparte e porco-qui porco-lì vorrei scendere!
@mj: ecco io mi sento dentro al frullatore più cuoca sperimentante ed attiva... dato che sto coso frulla indefesso da quasi 4 anni, sarei tanto contenta di spegnerlo, per un po' magari... temo sia difficile però, ecco non trovo il libretto delle istruzione e qualcuno ha murato la spina :-D
cara farlocc, smetti pure di cercare il libretto. non lo hai mai avuto! (v. fb. "dio ed il girrrmi"). eppoi, per dare corpo alle felici intuizioni di gillipixel, tra una doppia lama e tutto quello che ci P I A C E, introdurrei un'oretta di frrr, che pare ci venga tanto bene.
la tua compagna di defrullazione
a.
@a: ecco lo sapevo che era un frullatore farlocco! frrrr (che c'è da chiedersi se è rumore di fusa o di frullatore...)
fusa. il mio frullatore fa zzzzzzzzzzz
:D
a.
@a: trattasi di frullatore silenzioso il tuo, il mio fa un casino.... :-)
in alternativa a fare le fusa, vedo che ritorna molto a favore della salubrità umorale anche fare le fuse :-D
mi fondo con voi chiedendo a blogspot quale sarebbe il suono del mio frullatore e...perdinci...:-) scopro che il mio fa fruds :-)
ehehehe :-)
benvenuto gilly il tuo frullatore web mi piace molto pare discreto :-)
c'è una sola spiegazione : il frullatore sei tu !!!
dal grande nord dal grande G. con amore ;-)
meraviglioso post, ed proprio così. Poi però lo tzunami passa, e si rientra in quella circolarità del tempo noto, dove dieci giorni o dieci anni cambiano meno di un cazzo. Goditi, o Farly, questo frullatore che sicuramente rimpiangerai dai tuoi giorni di calma piatta!
:-) grazie Grande G! non c'è dubbio che sia io il frullatore ;-) solo che è molto più divertente pensarlo all'esterno, però mi sto ingegnando a cercare di staccare per un po', parola mia .... suggerimenti su come fare?
:-) non c'èdubbio che io faccia di tutto per godermi anche il ritmo... ma ecco una sosta, piccola :-D
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