
Passi sulla sabbia, senza una meta, parlando di ogni cosa, viaggiando all'interno di sé mentre quei pochi raggi di sole confortano. Anche l'inverno finisce, dentro e fuori di noi.
Ritorna ancora e prendimi,
amata sensazione, ritorna e prendimi,
quando si ridesta viva la memoria
del corpo, e l'antico desiderio di nuovo si versa nel sangue,
quando le labbra e la pelle ricordano, e la carne,
e le mani come se ancora toccassero.
Ritorna ancora e prendimi, la notte,
quando le labbra ricordano, e la carne…
(Costantino Kavafis, Torna)
amata sensazione, ritorna e prendimi,
quando si ridesta viva la memoria
del corpo, e l'antico desiderio di nuovo si versa nel sangue,
quando le labbra e la pelle ricordano, e la carne,
e le mani come se ancora toccassero.
Ritorna ancora e prendimi, la notte,
quando le labbra ricordano, e la carne…
(Costantino Kavafis, Torna)
4 commenti:
questo post mi emoziona come un ricordo olfattivo d'infanzia. infatti chissà dove siamo finite passeggiando dentro noi stesse...
buona primavera, mia cara e preziosa amica.
l'avanguardia procede senza timori.
a volte. ;-)
love
a.
grazie :-) siamo ancora a spasso direi ....
il mare d'inverno mi fa venire in mente una scena dei Vitelloni felliniani...chissà perchè :-)
in generale mi trovo abbastanza a mio agio quando c'è da "maredinverneggiare" :-), ossia quando c'è da prendere su le cose nel modo opposto da come fanno tutti gli umani "normali" :-)
e d'estate poi, tutti rigorosamente in montagna :-)
bello questo scrittino, Farly, molto bello...
sì è proprio "ino" codesto scritto :-) diminutivo promosso ...
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