giovedì 5 marzo 2009

Mare d'inverno

Una giornata di sole in un inverno piovoso e freddo. Quattro passi sulla sabbia che comincia a scaldarsi. Oggetti dell'estate, che sembra irraggiungibile, ad arredare la spiaggia. Anche le sdraio sono in attesa, aspettano il momento di accogliere i corpi, gli abbandoni estivi, il calore del far nulla di chi può permetterselo.
Passi sulla sabbia, senza una meta, parlando di ogni cosa, viaggiando all'interno di sé mentre quei pochi raggi di sole confortano. Anche l'inverno finisce, dentro e fuori di noi.


Ritorna ancora e prendimi,
amata sensazione, ritorna e prendimi,
quando si ridesta viva la memoria
del corpo, e l'antico desiderio di nuovo si versa nel sangue,
quando le labbra e la pelle ricordano, e la carne,
e le mani come se ancora toccassero.
Ritorna ancora e prendimi, la notte,
quando le labbra ricordano, e la carne…
(Costantino Kavafis, Torna)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

questo post mi emoziona come un ricordo olfattivo d'infanzia. infatti chissà dove siamo finite passeggiando dentro noi stesse...
buona primavera, mia cara e preziosa amica.
l'avanguardia procede senza timori.
a volte. ;-)

love
a.

farlocca farlocchissima ha detto...

grazie :-) siamo ancora a spasso direi ....

Gillipixel ha detto...

il mare d'inverno mi fa venire in mente una scena dei Vitelloni felliniani...chissà perchè :-)
in generale mi trovo abbastanza a mio agio quando c'è da "maredinverneggiare" :-), ossia quando c'è da prendere su le cose nel modo opposto da come fanno tutti gli umani "normali" :-)
e d'estate poi, tutti rigorosamente in montagna :-)
bello questo scrittino, Farly, molto bello...

farlocca farlocchissima ha detto...

sì è proprio "ino" codesto scritto :-) diminutivo promosso ...