sabato 6 giugno 2009

Finestre


Ultimamente qui ha regnato la malinconia. Ricordi, eventi recenti, tutto intorno spirano venti umidi, conditi di assenze e di elaborazioni difficili. Ma come sempre nella realtà e in quella farlocchesca in particolare, non esiste mai un unico colore. Non si sta mai nel buio assoluto o nella luce piena, c'è sempre, immancabilmente, una finestra che si apre da qualche parte che crea aria, crea contrasto e movimento. Sempre per quel che diceva mamma, intorno a me la commedia non si ferma. Così ci si ritrova alle 5 di mattina su di una terrazza a mangiare quaglie discutendo di copyright, discussione non esattamente coerente dato il tasso alcolico dei partecipanti e l'orario. Oppure, qualche giorno dopo, alle 4 di mattina a tirare moccoli per un allarme che, indefesso, andrà avanti fino alle 7 provocando desideri di vendetta e progetti su come trovare e poi menare il proprietario dell'auto. Quest'ultimo fatto poi, rende evidente l'esistenza di una mano suprema che agisce su di noi. Infatti, dopo attenta analisi, è stato possibile stabilire che tale evento aveva, come unico fine, di trasformare in magnifica sfida la giornata successiva, nella quale era assolutamente necessario ed imperativo essere brillanti, efficaci e perspicaci. I due neuroni ancora vivi dopo il trattamento, hanno mostrato un'insperata capacità d'azione, evitandomi di sembrare del tutto lobotomizzata ma solo leggermente rincoglionita. Cosa che alcune anime caritatevoli si sono premurati di farmi notare. Poi abbiamo una discreta lista di eventi effimeri ed interessanti, come un invito per domenica sera (il 7 giugno) ad andare alla sede del PD per porgere eventuali (assai probabili) condoglianze, o a ballare il valzer nel corridoio dell'ufficio per celebrare la prima relazione, in anni, che era davvero scritta in italiano e non in un oscuro dialetto. Di solito spendiamo un certo tempo nel tentativo di identificare l'origine linguistica dello scritto, senza quasi mai riuscirci (una volta identificammo l'origine abbruzzese dello scrivente, ma fu un'eccezione). E poi tante cose piccole e grandi e belle accadono. Come amici che ricompaiono e fa piacere stare un po' insieme, qualcuno risbuca dalla notte dei tempi e così si chiacchiera per ore e ore, altri, dal passato recente, ma quasi dati per dispersi. Ecco il ritrovare il piacere di stare con qualcuno diventa straordinario quando sei in mezzo a questi venti umidi e malinconici, una risata diventa cosa preziosissima, un sorriso la mattina quando entri al lavoro di quel collega e amico a cui vuoi bene o un gesto d'affetto gratuito di un'amica. Ecco sono queste le cose che dal buio della malinconia aprono la finestra e fanno entrare l'aria.

10 commenti:

GraficWorld ha detto...

Gironzolavo tra i vari blog ed eccomi qui.Se cerchi risorse free per il tuo blog vieni a trovarci!!!
Buon w.e.

farlocca farlocchissima ha detto...

benvenuto dual, sembra interessante il tuo blog grazie della segnalazione :-)

pino ha detto...

Quaglie alle 5 di mattina?...Non oso pensare come sono state le 48 ore successive!!!!...
...La finestra? Anche se piccola la lascio sempre aperta....si vive meglio!
ciao e buon WE

farlocca farlocchissima ha detto...

@pino: le quaglie alla brace sono leggere, non danno fastidio le 48 ore successive sono passate indenni. le finestre a volte si chiudono da sole, magari un colpo di vento, magari una botta di sfiga, allora se qualcuno ti aiuta a riaprirle mica è male :-)

Gillipixel ha detto...

bellissimo brano, Farly...quelle finestre, quando tornano a lasciar passare spiragli di aria e luce durante i periodi un po' oscuri, sono di una preziosità che fa mancare il respiro (in senso figurato)...a me succede a volte di pensare: "...basta, stavolta ci siamo, non tornerò più ad avere motivi di serenità..."
e invece no, vengo sempre smentito da spunti di bellezza che sbucano fuori inaspettati da non si sa dove, come uno scherzo giocato dall'inesauribilità vitale, momenti di piccola gioia intensificata che sembra prendere in giro la nostra buiezza...bello :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

grazie gilly come sempre :-) però va detto che i momenti di buio ci vogliono, sono necessari a metabolizzare certe situazioni e, se non li sprechi, a compiere dei salti (anche piccoli) evolutivi....

Paolo ha detto...

Concordo pienamente con quanto affermi, ma ti prego torna ad essere solare.

ciao

farlocca farlocchissima ha detto...

prometto di impegnarmi strenuamente al fine di ripristinare il sole estivo del cazzeggio su questo blog ;-)

Anonimo ha detto...

stagioni... naturali sequenze...
ciclicità prevedibili.
eppure so di essere salva ogni volta che me ne stupisco
a.

farlocca farlocchissima ha detto...

@a.: nello zen si dice "mente zen mente di principiante" ecco è proprio quel senso di stupore davanti anche a ciò che è ciclico e prevedibile secondo me. :-)