mercoledì 27 maggio 2009

Passaggi

Esistono dei tempi di passaggio, momenti della vita nei quali, senza sapere dove stiamo andando, sentiamo che sta cambiando qualcosa di molto profondo. I segnali sono vari, dal frullatore che si rianima e viene però rapidamente spento, al modo in cui affrontiamo cose terribili che accadano attorno a noi. Rispetto a queste possiamo molto poco, ma ad esempio riusciamo ad accettare la vicinanza del dolore altrui e l'empatia nostra senza fuggire. Restiamo là e viviamo quanto accade, senza porre domande, solo restando là cercando di essere totalmente presenti.
Oggi sono solo un abbraccio per chi vive quanto di peggio possa accadere, di nuovo ricorro a Pessoa e a parole sue che ho già usato:

La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.

La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s'è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.
(Fernando Pessoa)*

*per E. e suo figlio che se n'è andato, per P. e suo padre che ora riposa

3 commenti:

Gillipixel ha detto...

minchia, Farly, hai colpito proprio a fondo stavolta...in qualche ufficio di qualche cittadina dispersa nel lontano nord, l'ultimo degli impiegati si è ritrovato con un velo di commossa rugiada sugli occhi...
:-(
questo scrittino è di una bellezza struggente...

farlocca farlocchissima ha detto...

a volte le parole migliori sono quelle che escono direttamente dalla pancia/anima/chiamala-come-vuoi. Oggi è così e magari tu lo capisci meglio di altri ;-)

farlocca farlocchissima ha detto...

c'è un anonimo che mi chiama marta e dice cose fuori contesto nei commenti a questo post. Da dove viene? chi è l'idiota? comunque sveltacchione (da quel che scrivi sei di genere maschile) se vai fuori contesto ti casso il commento e basta.