giovedì 2 aprile 2009

Ma perché?


Nel mio gironzolare in rete mi capita, sempre più spesso, di imbattermi in blog di giovani donne che si preoccupano dell'essere single. Scrivono bene, molto bene (cfr qui ad esempio), sono dotate di grande umorismo, palesemente intelligenti e argute, sono sicura che sono anche carine da vedere, eppure sembra scorrere una vena d'ansia nel loro trovarsi da sole. Dato che sono parecchio più vecchia di loro (mi sa che potrebbero essere figlie mie) non commento al volo, non faccio la vecchia zia con un "senti a me c'è tempo", taccio e rifletto. Torno indietro con la memoria ai miei 25-26 anni, a tutti i periodi, di solito abbastanza lunghi, in cui sono stata da sola, non in coppia per la precisione, come adesso. L'ansia seria a volte nasceva dalla consapevolezza che l'orologio biologico stava camminando, che il mio desiderio di maternità rischiava (e così è stato) di restare inespresso. Per il resto non me ne fregava proprio niente. Avevo altri problemi su cui concentrare l'attenzione. Che si potesse dire che sono una zitella l'ho sempre visto come un problema di chi lo diceva e non mio. Le persone sono persone, a prescindere dal loro essere in coppia, sole o a terzetti. Se si dice di me che sono una "brutta persona" mi devo preoccupare, non se mi attaccano un aggettivo che non mi appartiene. Perché non stare in coppia preoccupa? E' una condizione come altre, alla quale si può accedere in qualunque momento della vita...
Tanto per la cronaca: ho un'amica ultra-sessantenne che ha un fidanzato nuovo da qualche mese, quasi dieci anni più giovane di lei, un amico di oltre settantanni che sta con una donna di venticinque anni più giovane ormai da due anni. Dopo anni ed anni di vita solitaria, sia l'una che l'altro, ad un certo punto, si sono detti (e lo hanno comunicato ad alta voce) che erano stufi di star soli, si sono, penso, interiormente resi disponibili e voilà... la vita porta quel che serve.
Be' è vero che c'è un punto dolente, sopratutto se sei nel pieno delle forze: il sesso. Organizzarsi non è banale, alcuni ottimi suggerimenti vengono forniti, ma come minimo tocca fare un sacco di sport per mettere quelle energie da qualche parte. Certo a pensarci bene, è un problema secondario; in fondo, l'unico vero problema che vedo nello stare soli è la mancanza di un sentimento, di un contatto particolare: l'amore, con o senza maiuscola. Ecco mi chiedo e chiedo alla giovani signore in rete ma siamo sicuri che solo in coppia questo si possa trovare?

È l'amore che è essenziale.
Il sesso è solo un accidente.
Può essere uguale
o differente.
L'uomo non è un animale
è una carne intelligente,
anche se a volte malata.
(Fernando Pessoa)

9 commenti:

Gillipixel ha detto...

Parole sagge, Farly...io non sono una giovane signora :-)...ma è molto bello veramente questo scrittino.
A me pare di aver capito nel corso della mia esperienza che bisogna stare "in ascolto degli eventi"...non c'è uno stato ideale delle cose: ora stai solo, ora stai accompagnato ed entrambe le cose hanno una loro dignità...probabilmente la vita di coppia non è l'unico modo per sentirsi completi...a parte il fatto che un quantum di senso di incompletezza fa parte dell'essenza umana e per quello non ci possiamo fare nulla, ed è anche il motore della ricerca di significati che ci accompagna per tutta l'esistenza...
Insomma, è proprio bello leggere queste farloccate di grande qualità :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

meno male che ci sei tu messer gatto! fa bene la mattina trovare una complimento :-) :-) e poi mentre scrivevo era un po' anche te che avevo in mente, mi riferisco al discorso sugli esseri divisi da apollo di cui si parlava tempo fa, pensavo proprio a quando si diceva che forse non erano solo coppie quelle divise, ma agglomerati di umani, da cui l'idea che magari nelle relazioni di amicizia e di scambio, a volte c'è più amore che in una coppia...

Gillipixel ha detto...

infatti, farly...forse è più ragionevole pensare che l'amore non sia tanto bravo in matematica...per lui una coppia o una compagnia di amici non fa differenza :-)
toh...blogspot capisce sempre al volo: triba infatti mi dice...la grande tribù dell'ammmòreee :-D

SunOfYork ha detto...

ehi farlocca, grazie mille per il complimento, innanzitutto :)
poi, non posso che essere d'accordo. più che l'ansia di stare da sola - condizione alla quale davvero auspicavo da un pezzo - ho una sorta di ansia dell'essere in due, per le frustrazioni e delusioni a cui spesso questa condizione mi ha portata. raramente sono stata così felice come in questo momento di zitellaggine, in poche parole :)

ciao
sun

farlocca farlocchissima ha detto...

cara sun, è proprio questo il bello dico! un po' si è in due, un po' si sta da sole e ci si gode tutto fino in fondo :-) l'ansia dell'essere in due la conosco bene... sarà che ho la tendenza a caricarmeli sulle spalle gli uomini... ad un certo punto nun je la faccio più... li poso un attimo e loro... si danno :-) dopo le lacrime hanno tutta la mia gratitudine... :-)

Anonimo ha detto...

trovo l'argomento 'agglomerati di umani' decisamente affascinante.
ma aggiungo:
beata solitudo. sola beatitudo.
a.

farlocca farlocchissima ha detto...

uhm non so a., per carità soli si sta molto bene, ma l'importante è che non sia una fuga.

Paolo ha detto...

Sei tutta Matta, ma mi piace quello che Dici e Come lo Dici.

Una sera mi sono imbattuto nel tuo blog, ero un pò sottotono, dopo non ero più la stessa persona.

Grazie

farlocca farlocchissima ha detto...

wow grazie a te paolo, mi fa veramente paicere che brandelli delle mie scemenze diano allegria, piacevolezza e qualcosa a qualcuno... sopratutto se accde per caso :-)