mercoledì 11 giugno 2008

Canada: Destinazione lago Okanagan


La giornata comincia sotto la pioggia battente. Esco alle 7 per recuperare un po' di caffè per me e il Conte che è molto avvilito dall'assenza dei suoi effetti personali, da vero aristocratico non si lamenta, ma comincia ad avere un'espressione triste. Caffè caldo e treccina alla cannella hanno però un effetto vivificante. Incontriamo altri amici italiani al momento della colazione. Si ride e scherza dimenticando le disgrazie fantoziane. Lo Sciatore è quasi chiacchierone, ha dormito talmente tanto che gli si sono lisciate pure un po' di rughe. Ci avviamo a prendere la macchina, un lusso tutto nostro che nessuno ci rimborserà, ma conosciamo il nord america e senza macchina sei perduto quasi ovunque, e poi vogliamo goderci il tragitto tra Vancouver e la città di Kelowna sul lago Okanagan, si prevedono boschi e prati con paesaggi bellissimi (assicura la guida).


Il Conte è il primo a guidare, litiga un po' con il cambio automatico, ma impara subito. Partiamo immettendoci rapidamente sulla highway 1, la transcanadian highway, solo imboccarla mi fa sognare di ore e ore in viaggio attraversando il continente... quanto mi piacerebbe!!
La prima cosa che notiamo è una differenza sostanziale con gli statunitensi: i canadesi hanno macchine molto più piccole. Non incontriamo molti mega-pick up e di suv se ne vedono veramente pochi, mentre si incontrano molte moto, soprattuto Harley Davidson. In particolare incontriamo un gruppetto di Harley con a bordo i tipici vestiti-di-cuoio-nero-da-capo-a-piedi, la cosa interessante è che da alcuni caschi emergono barbe e capelli bianchi.
L'autostrada si snoda tra montagne scure e boschi di conifere, valli strette nelle quali la neve è ancora presente, siamo alla fine del disgelo qui. Dopo la 1 imbocchiamo la 3, strada meno pretenziosa, a "sole" 4 corsie tra le montagne. Conifere, pietre scure, ruscelli, ari-conifere, ari-pietre, qualche prato, dopo 300km le conifere mi hanno stufato. Sosta.
Prendiamo un caffè e mentre mi guardo intorno arrivano rombando le Harley, si levano i caschi e sono tutti, ma proprio tutti abbondantemente sopra i 40, alcune signore guidano la propria moto, altre, in tacchi a spillo, siedono dietro ai loro capellutissimi e panzutissimi compagni. Tutti rigorosamente in cuoio nero e tatuaggi. Mi piacciono molto, mi danno l'idea che nella vita in fondo non esistono stagioni, se una cosa ti piace continui a farla, non importa quanti anni hai.

Continuiamo e dopo un po' ci viene fame, ari-sosta in un posto che non è nemmeno nella guida, Princeton, 4 case e un po' di posti sulla strada per mangiare. Dopo un altro po' il paesaggio comincia a cambiare, si scende, stiamo arrivando nella Okanagan Valley, cominciano i frutteti, le vigne e il paesaggio si apre. Leggendo la guida passiamo diversi posti descritti con toni superlativi, cominciamo a sospettare che l'autore/i della guida siano affetti da inguaribile ottimismo, questi posti sono veramente brutti e vuoti.

Arriviamo sul lago, ci fermiamo incantati. Il lago è grande per i nostri standard, piccolo per quelli canadesi, appena 300km di lunghezza. Imbocchiamo la highway 97 in direzione Kelowna, siamo quasi arrivati. Il posto in cui lavoreremo reclusi o quasi per una settimana è fuori città, in mezzo al nulla. Va bene così, tanto abbiamo la macchina.

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