venerdì 13 giugno 2008

Canada: la gita





Che cosa fare quando ti danno una mezza giornata libera nel mezzo della British Columbia? Le proposte sono varie, passeggiata lungo il lago, giro per le case vinicole locali oppure per la ridente cittadina. Nessuna della opzioni ufficiali cattura la nostra fantasia, ma per fortuna, abbiamo la macchina!

Data l'immensità dei luoghi ci sembra molto più interessante semplicemente prendere la strada e andare, senza una vera meta, solo andare e guardarsi intorno. La gita è delimitata solo dall'orario, ovvero ad una certa ora giriamo la macchina e torniamo indietro.
Con il Conte al volante ed io come navigatore, imbocchiamo la highway 97 e andiamo verso nord, se ci riusciamo arriviamo alle montagne rocciose, ma è una meta molto ottimistica. Strada facendo incontriamo varie cose interessanti, un gommista che ha completamente ricoperto il negozio di copriborchie ad esempio,
una serie di attrazioni turistiche demenziali che vanno dal castello della foresta incantata in plastica grigia e blu (il Conte si rifiuta di fermare la macchina per farmelo fotografare) ad un motel a forma di castello tutto in onduline rosse
oppure un posto dove per 10dollari canadesi ti fanno passare su di un ponte sospeso su di una cascatella... insomma là dove la natura è magnifica, l'opera dell'uomo lascia un po' a desiderare almeno in termini estetici. Però qualcosa di davvero speciale lo troviamo sulla highway 1 all'ora di pranzo. Da lontano vediamo un tronco di cono alto almeno 10 metri, color ruggine, ci avviciniamo e sopra c'è scritto pub...
Entriamo. La torre di ferro all'interno è rivestita di legno, ci accoglie una ragazza sorridente ed un paio di anziani avventori ciarlieri e di ottimo umore. C'è anche uno spazio esterno con ombrelloni e scoiattoli scorrazzanti. Ci sediamo.



Si pranza in compagnia degli scoiattoli che combattono per le arachidi che un altro avventore ha messo a loro disposizione. Scopriamo che queste torri di ferro, dette burner, servivano in passato per bruciare i residui della lavorazione del legno, ora non è più permesso usarle a causa delle emissioni che producono (il Canada aderisce al protocollo di Kyoto e sono molto attenti alle questioni ambientali), così qui lo hanno trasformato in pub, c'è anche il karaoke la sera volendo....

Si procede tra montagne sempre più alte, fiumi in piena per il disgelo, laghi e laghetti, le case si fanno sempre più rade mano a mano che andiamo verso nord. Tutto è immenso per i nostri standard, anche in termini di bellezza. Comincia a piovere. Qui il tempo cambia ogni 20 minuti.

Verso l'ora in cui dovremmo tornare in dietro siamo vicini al Glacier National park, abbiamo fatto parecchia strada. Vorremmo arrivare almeno all'ingresso del parco, ma ci blocca un ingorgo. Fila di camion e auto ferme in mezzo alle montagne.


Aspettiamo un po', poi guardiamo l'ora. Il Conte tira fuori la sua anima di driver meridionale: fa conversione ad U sulla highway 1. Torniamo indietro tra gli sguardi un po' invidiosi e un po' di rimprovero dei poveracci in fila.

Domani si torna al lavoro.

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