Ho trascorso tre giorni a Stoccolma. Forse ne parlerò, forse no, ancora non so. In fondo ci sarebbe molto da dire, ma oggi l'unica cosa di cui ho voglia di parlare è la luce.
Ho essenzialmente trascorso tre giorni al buio. Stoccolma a dicembre è silenzio, luce soffusa di giorno, luce soffusa nelle case e negli alberghi. Parole sussurrate, gesti gentili e sorridenti, movimenti lenti. E' vicina la festa di Santa Lucia che si celebra incoronando un giovane con una corona di candele e tutte, o quasi, le finestre sono decorate con candele , inoltre anche hannuka è vicina e così altre candele ancora alle finestre. Le bancarelle natalizie riempiono il centro città, ma non c'è confusione, anche la folla è silenziosa. Tre giorni di sensi immersi nell'ovatta, con grande piacere. Poi stamattina Roma. Luce piena, sole splendente, rumore rumore, gente ovunque, macchine ovunque. Terribile? No è stato come tornare alla primavera anche se è dicembre anche qui.
3 commenti:
molto bello...è sempre un'esperienza singolare il passaggio rapido attraverso mondi così diversi...
in realtà, in quanto ad orsitudine ed introversione, io credo di essere uno svedese nato per sbaglio in Italia :-) mi ha sempre affascinato infatti il mondo scandinavo...peccato però che, in quanto a rigore e ordine mentale, sono italiano spaccato al 1000%
:-) gli svedesi sono gente molto di buon umore, non fanno caciara magari, ma sono molto sorridenti e socievoli. si impicciano di chi sei e che fai dopo due minuti che ci chiacchieri e (inglese permettendo) sono spesso pronti a far battute e conversazione... insomma poco orsi direi. però sono quieti e questo ti piacerebbe credo... io sono ancora come sbronza, mi ci vorrà un po' per tornare qui del tutto. ehm magari è solo il mega-raffreddore che mi porto ...
allora sì, da quel che mi dici, ci deve proprio essere qualche goccia di svedesità nel mio sangue :-)
...chiamatemi Gillipixelson :-)
auguri di pronta guarigione :-)
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