mercoledì 10 dicembre 2008

E P racconta



Torno e trovo una mail di una cara amica che è un magnifico racconto. Chiedo e ottengo il permesso di pubblicare.... Le dedico questa foto, perché c'è sempre luce alla fine.... a te P. da farlocca

ciao come stai supereroe di ritorno dalla città del nobel ?

eccoti il mio diario degli ultimi giorni frutto di una mattina a casa con bronchite .....

la sorella è arrivata su roma con un'ansia di chi negli ultimi 20 anni è stato male e infelice ed ora si vuole rifare del tempo perduto fottendosene di te che la supplichi " hai presente quando sei stanca, ma stanca stanca ?! ecco è il turno mio! nun me voglio ammalà, chiaro ?!? ". Programmi giornalieri da turista-kamikaze minimo 2 mostre al giorno. svicolo con difficoltà dal tour massacro.

sarà che sono stanca, sarà che alle mostre e nei musei ci son cresciuta, ho studiato arte, la amo e perciò trovo volgare il consumismo in generale, figurati dell'arte: guarda che ti riguarda e poi non ti rimane un cazzo semplicemente perché i neuroni ormai son quelli ed il cervello non sa più dove collocarle tutte queste immagini, sarà che quando guardo è come se lentamente bevessi e me imbriago più velocemente de cuando gavevo 20 ani, ciò .... le dico ma ciccia: eccoti le chiavi i biglietti dell'autobus la mappa di roma quando torni, all'ora che ti pare, c'è il pranzo pronto .... no lei vuole ME, la mia totale abnegazione e attenzione ad ogni sua esternazione a raffica di mitraglia tipo dov'èlinterrutore della luce, a che altezza è da terra ? ed io: ma ad altezza satta de gato, por via ghe xe un gato ciò in casa!

ti domandi ma chi è questa bimba di 54 anni, ma fosse vero che quando da piccola ti chiedevi se fosse davvero quella la tua famiglia e li guardavi come dei marziani quando tu vivi su venere, fosse fosse che avevi ragione? chennesò un banale scambio all'ospedale, mi hanno adottata etc., ma chi è sta donna che dice noi ti vogliamo bene, noi siamo la tua famiglia ... ma chi situ ? anzi ma di chi situ ( di chi sei, chi è tuo padre ? così si chiedeva il cognome fino a poco tempo fa )
ma chi l'ha generata, chi l'ha cresciuta e soprattutto que hé hecho para merecerme esto ? almodovar giovane fa scuola.
ecco forse da frocia sarei stata più felice, boh ci ho i miei dubbi ..

mi viene da ridere, ghe caccio il Burlo (leggi urlo), così forse mi sente e temporaneamente la smette... infatti mi dice di non urlare lo sai che mi da fastidio, ma va ?penso io la guera è guera, e aggiungo a voce alta sono io la vittima qui mi son rotta i coglioni ...

intanto chiami anche papà, perchè sennò scade l'ora per chiamarlo nel posto del cazzo migliore che hai trovato alla modica cifra di 3000 euro al mese. e lui mi dice che gli manco !! gli dico che sto lavorando e m. lo andrà a trovare nei prossimi giorni che deve aspettare natale e poi ci vediamo. e lui ma io non voglio lei, mi manchi tu.................... come biasimarlo anch'io mi manco.
appendo il ricevitore e mi esce un cazzoooooooooo a pieni polmoni, che i vicini avranno solo conferma dei loro sospetti: sono dentro una crisi di nervi, non più sull'orlo :-) e lei stupita ma che dici che fai ?
niente m., niente, cerco di sopravvivere.

penso a mamma alla sua silenziosa consapevolezza, alla sua intelligenza, al suo amore non ricattatorio, al suo non rompere mai i coglioni al prossimoooo, la ringrazio dentro di me di tanta pazienza, anche degli errori che ha fatto, dalle debolezze alle sue vette spaziali piene di aria, te faccio respirà, di quel che è riuscita a darmi, cose diverse evidentemente a me e a mia sorella 10 anni in mezzo un'altra esperienza.

la sogno pure dopo anni che non la vedevo, la sogno con l'amica spagnola morta lo scorso anno, passeggiamo insieme, sono amiche e la spagnola mi tiene per mano e mi dice vai a vivere a barcellona e mia madre l'incalza vedrai che lì stai meglio.
mi sveglio un po' turbata dall'asma notturna e dalla passeggiata tra le ombre. mi vogliono anche loro ? eh no!!

vogliono forse dirmi che 500 km son bastati tra me e mio padre ma non basteranno tra me e mia sorella ?

la sorella piccola di 54 anni, heidi come la chiama suo figlio, è partita e mi ha lasciato la bronchite e l'asma e un sogno ingombrante.

bene il diario di questi giorni vacanzieri è finito. voglio lavorà !!! e anche lì certi slalom ...

ti lascio però in bellezza (autocelebrante) con una poesia a me dedicata dallo zio di una cara amica veneziana (che è tornata a vivere con marito israeliano+ due figli a tel aviv stanchi della nostra bella italia).
lo zio è fisicamente un rasputin buono, disadattato di questa società, con una grande sensibilità, poche parole, molte sigarette, ex alcolista, uno dei pochi veneziani che di venezia ti raccontano tutto, un libro vivente, e ti conducono zitti zitti per calli e campi fino agli angoli più segreti e meravigliosi.
me l'ha scritta di getto in pochi istanti a dedica del suo primo libro ( ti guarda e in un minuto ti scrive la tua poesia, di getto, un genio...) .. mi è spuntata una lacrima ... a volte uno semisconosciuto ti sente più di un familiare.

come diceva quella Ho sempre confidato nella bontà degli sconosciuti. poi però la internavano al manicomio....

per P.

RAMI
DI
FOGLIE
PROFUMATE

CHE
SFIORANO

CHE
COPRONO

CHE
SVELANO

CHE CREANO
UNA

CASA
TUTTA
TUA

UNA CASA
D'ARIA
UNA CASA
DI CIELO.

Giampaolo Simonetti 08.12.2000

5 commenti:

Gillipixel ha detto...

da commentatore usuale e fan farlocchesco, questa volta mi sento solo di entrare un attimo in punta di piedi per dire le cose che può dire un mio sorriso ammirato e nulla più :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

eeeh sì! la mia amichetta scrive assai bene quando vuole :-)

Gillipixel ha detto...

mi è piaciuto tanto questo passo:

"...trovo volgare il consumismo in generale, figurati dell'arte: guarda che ti riguarda e poi non ti rimane un cazzo semplicemente perché i neuroni ormai son quelli ed il cervello non sa più dove collocarle tutte queste immagini, sarà che quando guardo è come se lentamente bevessi e me imbriago più velocemente de cuando gavevo 20 ani, ciò..."

verità sacrosante :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

è vero, il consumismo dell'arte è abbastanza obbrobrioso e il modo in cui lo mette in evidenza P nel suo racconto è perfetto... a stoccolma alla fine ho visto un solo museo, proprio per questa ragione, per non sovraffollarmi di immagini che poi non sarebbero restate... anche se poi un po' dispiace avendo un'unica occasione... :-)

Gillipixel ha detto...

l'arte necessita di tempo per fare decantare dentro sè le emozioni immagazzinate :-)...cose disastrose avvengono ad esempio con le visite guidate, durante le quali si viene trasformati in povere cavie all'ingrasso culturale :-) meglio cercare propri percorsi e proprie modalità...a volte, addirittura la "virtuosa via del divano" con un bel libro d'arte in grembo :-)