Stasera l'aria è tiepida, è novembre e sembra ancora fine estate. Ho voglia di uscire, di trovare un angolo quieto dove sedermi e ascoltare i rumori della sera. Ma è novembre appunto e il giardino sotto casa chiude al tramonto. Così non mi resta che guardare questa foto immaginandomi seduta lì, sotto il lampione, tra gli oleandri; non è più autunno è estate, c'è il suono dei grilli, il parlottare di gente che passeggia per i vialetti, un pulsare di vita cittadina che conforta, il parco è vivo. Immagino e ricordo un momento di quiete estiva, con l'aria tiepida che mi tiene compagnia. Poi, smetto di pensare.
Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
È come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...
(Fernando Pessoa "Non sto pensando a niente")
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
È come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...
(Fernando Pessoa "Non sto pensando a niente")
8 commenti:
Nel mio ultimo sproloquio (...o si dovrebbe dire sprografismo? :-) ho trattato temi simili a questi delle panchine (almeno mi pare :-)
http://andarperpensieri.blogspot.com/2008/10/il-giudizio-universale-non-passa-per-le.html
e chiedo venia per l'autocelebrazione :-)...sarebbe bello a volte non pensare a niente...forse proprio a niente è impossibile, ma andarci vicino spesso riesce a far stare meglio...sempre molto belli i tuoi scritti...
appena ho un minuto ti leggo :-) t'aspettavo quasi dato che sono tornata sul poetico :-D
dimenticavo... sì che si può non pensare a niente, è l'esercizio più difficile che abbia mai fatto, provare a star lì ferma senza attaccarmi ad alcun pensiero, lasciando andare tutto... è la cosa più vivificante che riesco a fare, quando ci riesco.
non è che non mi coinvolgano le tematiche a presa diretta più realista :-) ma a volte mi spaventano, sono troppo complesse e mi sento poco in grado di dire cose sensate...pensare a niente: come idea mi affascina tantissimo, perchè riesco a figurararmi la bellezza che se ne può trarre e il senso di completezza personale e di comunione con il tutto che ne possono derivare...spero di riuscirci prima o poi...sarà una grande conquista...:-)
l'esercizio del non-pensare-a-niente si chiama, per taluni, zazen, la meditazione seduta. è difficile, ma provarci giova. è un esercizio che fanno anche gli attori, restare fermo immobile, per un tempo non inferiore ai 10 minuti, per riuscirci devi non-pensare-a-niente... la cosa davvero complicata quando ci provi è: non addormentarti :-)
eh...è una parola :-) ...per quanto io sia in teoria molto attratto da tutte le filosofie e pratiche di vita orientali, in pratica rimango sempre un misero occidentale in tutto e per tutto :-) ...ma magari faccio un tentativo prima o poi...un'ultima cosa: il titolo del tuo scritto, "Non penso", mi ha fatto venire in mente una cosa che ci diceva il prof. di filosofia al liceo...ripeteva sempre che l'espressione "non penso" è errata nel caso in cui si voglia esprimere la propria opinione contraria rispetto ad un certo argomento...ad esempio: "non penso che pioverà ancora per molto"...perchè in questo caso si va a significare appunto che "non si sta pensando", e se così è nessuna opinione può sussistere...invece secondo lui si deve dire: "penso che non pioverà ancora per molto"...però nel tuo caso è perfettamente corretta, così, non so nemmeno perchè ho tirato in ballo questa vecchia storia, ma mi piaceva dirla :-)
Bella, questa foto... ispira proprio quello che scrivi sul post!
@rose: riferirò al fotografo il complimento ;-)
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